
Ricerche
Studio da una prospettiva antropologica gli effetti sul lungo termine dei traumi.
La mia attuale ricerca sul campo si concentra sulla percezione, rappresentazione e modifica degli spazi domestici per le persone che sono sopravvissute a traumi durante l’infanzia.
Che si tratti di un’abitazione, di un museo o di una scuola, analizzo ciò che rende ‘safe’ un luogo (tangibile e digitale).
Sulla base del metodo etnografico, studio come l'esperienza abitativa delle persone sopravvissute ad abusi infantili sia influenzata dal trauma, anche in una prospettiva multiculturale e intersezionale (background migratorio, comunità razzializzate, persone queer, persone con disabilità).
Sono impegnato in questo tema non solo come ricercatore, ma anche come attivista e survivor: per questo sono socio e facilitatore di gruppi di auto mutuo aiuto nell'associazione Meti Onlus e co-autore del podcast Non se ne parla.
Facendo ricorso a testimonianze dirette, interviste qualitative e ricerche sul campo, analizzo come le esperienze traumatiche infantili influiscano sulla percezione della sicurezza dei sopravvissuti.

Inoltre, i miei interessi di ricerca riguardano anche i seguenti campi:
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Il rapporto tra l’organizzazione degli spazi e i processi comunicativi e visuali
Design Ethnography
La prospettiva etnografica applicata alla progettazione offre delle analisi per capire come gli spazi possono essere ripensati o rifunzionalizzati per soddisfare le esigenze in evoluzione di chi li abita. Questo implica uno studio dettagliato delle potenzialità degli spazi esistenti e dell'integrazione di nuovi elementi visivi per migliorare il soggiorno e l'interazione. Con un focus sulla centralità delle persone nello sviluppo degli spazi, cerco soluzione per la creazione di ambienti pubblici e privati che siano flessibili alle esigenze dei loro utenti e delle loro comunità.

Come lo spazio domestico è rappresentato e interpretato in base al genere
Safe Spaces
Cerco di capire in che modo gli ambienti sono influenzati dai ruoli e dalle aspettative di genere. Analizzo il modo in cui gli spazi sono ripartiti, utilizzati e interpretati diversamente a seconda del genere, sottolineando le implicazione delle norme e delle pratiche culturali. Queste indagini tentano anche di comprendere le complessità della vita domestica in aree rurale.

Come le persone LGBTQIA+ vivono e si identificano nei luoghi in cui si sentono al sicuro e provano un senso di appartenenza
Cultural Safety
Quest'area della mia ricerca si concentra sul modo in cui le persone queer identificano e interagiscono con i luoghi dove si sentono al sicuro e a cui sento di appartenere. L'analisi di questi spazi da una prospettiva culturale del concetto di sicurezza mira a comprendere gli elementi che contribuiscono alla sensazione di sicurezza e di riconoscimento.

Progettazione della didattica nei musei incentrati sulle minoranze etniche
Antropologia applicata
Questa azione riguarda la progettazione di programmi didattici non solamente divulgativi, ma anche volti alla responsabilizzazione, in grado di favorire una migliore comprensione e consapevolezza dei diversi contesti culturali.

Il legame tra il patrimonio culturale e la comunità che lo abita all’interno o intorno
Saperi tradizionali
La mia ricerca sui sistemi di gestione del sapere autoctono si concentra sulla comprensione del modo in cui il patrimonio culturale locale viene conservato, interpretato e tramandato all'interno delle comunità attraverso le generazioni. Mi concentro in particolare sugli elementi caratterizzanti del patrimonio materiale e immateriale e sul ruolo che questi hanno nel sostenere l'identità culturale. Combinando la ricerca accademica con le conoscenze specifiche delle comunità, cerco di sostenere la conservazione e la rivitalizzazione dei saperi e delle pratiche popolari.
