Tranquillǝ, ti credo
- Gabriele Carmelo Rosato
- 10 mag 2024
- Tempo di lettura: 1 min
In queste settimane ho cominciato a registrare la seconda stagione di "Non se ne parla", il podcast che conduco – fortunatamente! – assieme a Francesca Svanera, e che è realizzato grazie a Meti.
L'incontro con ogni ospite è come un balsamo per le orecchie: conferisce veridicità a quello che sentiamo. Eppure, purtroppo, all'infuori dei #SafeSpace che costruiamo mattone su mattone, finiamo spesso per essere invalidatǝ: ora da un articolo di cronaca, ora da un'immagine fonte di riattivazioni, ora da un atteggiamento tossico.
Spesso nei gruppi di auto-mutuo-aiuto riscontriamo questo stato d'animo: la sensazione di non essere credutǝ. Per chi sta elaborando il proprio trauma in una fase ancora incipiente può essere ancora più difficile.
Per cui, se tu che leggi sei unǝ survivor, sappi che non sei solǝ e che ci sono persone che credono alla tua storia e sono pronte a sostenerti. E sei una persona che è pronta a sostenere ǝ survivor, allora comincia col dare credito alle testimonianze che ti vengono affidate: è una componente essenziale.
Se te la senti, partecipa con gentilezza a questo dibattito 🫶🏽
Fonte citata: Musliner, K. L., & Singer, J. B. (2014). Emotional support and adult depression in survivors of childhood sexual abuse. Child abuse & neglect, 38(8), 1331–1340.
Comments